Conflict Minerals



Il Dodd-Frank Act del 2010 ha imposto che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti emetta una norma che richieda alle aziende di comunicare l’eventuale approvvigionamento di metalli come oro, tantalio, stagno e tungsteno, provenienti dall’Africa Centrale (Repubblica democratica del Congo e paesi confinanti), al fine di dissuadere le industrie dall’acquisto di materiali che siano stati estratti in condizioni violente e di conflitto armato.

Nel maggio 2017 il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno emanato il regolamento (UE) 2017/821 che stabilisce i requisiti di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell'Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali e di oro, originari in zone di conflitto o ad alto rischio.

 In riferimento a quanto sopra, ITALFIL S.p.A. si impegna a:

• non acquistare ed utilizzare consapevolmente vergelle contenenti i metalli specificati provenienti da miniere della “Conflict Region” o comunque non certificati come “Conflict Free”

• richiedere ai propri fornitori di intraprendere un adeguato processo valutativo con le loro catene di approvvigionamento allo scopo di assicurare che i metalli specificati provengano solo da:

  • miniere e fonderie al di fuori della “Conflict Region”
  • miniere e fonderie che sono state certificate da un ente terzo indipendente come “Conflict Free”, se localizzate all’interno della “Conflict Region”

Come parte della catena di fornitura, ITALFIL S.p.A. si impegna a divulgare e a rispettare le disposizioni legali relative ai minerali di conflitto, richiedendo il rispetto di tutti gli obblighi previsti lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Monitoriamo inoltre l’attività dei nostri fornitori, così come quella a monte della filiera di produzione, tramite  l’apposito questionario CMRT (Conflict Minerals Report Template).

ITALFIL S.p.A. | P. I. 01000530285